Articolo 1
Ringraziando per l'opportunità pongo alla vostra attenzione alcune cadidature che credo possano esser ottimi prospetti per il mercato del Toro. Per la porta come secondo il polacco Wrabel, il jolly Chalobah,uno tra Gregus e Donsah ed uno tra Niang e il polacco Piatek (Simeone e Zapata sono economicamente sopravalutati). Poi se Cairo e Petrachi riusciranno ad assicurarsi un centrocampista e un difensore di esperienza, ma non più di 27enni, con maggior qualità ben venga. Eviterei trentenni messi alla porta da altre squadre.
Il tutto premettendo vengano blindati i migliori già granata Belotti Baselli I.Falque Zappacosta Barreca Ljajic e Benassi.
Una mia pseudo formazione: Sirigu Zappacosta CHALOBAH Lyanco Barreca GREGUS Baselli Falque Belotti Ljaic NIANG....WRABEL Bonifazi Moretti Aquah Benassi Boye ecc.
3 Luglio 2017 Pierluigi Fristachi
Articolo 3
Una dozzina anni orsono si insediava il Dr.
Cairo e, da allora, è innegabile che il Toro di strada ne ha
fatta; ad ognuno poi le proprie considerazioni, io vi scrivo le
mie. Partiamo da due evidenze: il Toro ultimamente è stato
schierato con un 4-2-3-1, passando alla marcatura a zona. Il
modulo con cui si è chiusa la scorsa stagione. Prevede un
trequartista dietro al centravanti di riferimento, con la
possibilità che gli uomini offensivi possono svariare tra le
linee creando imprevedibilità che rende la fase difensiva degli
avversari più complicata. Vedremo strada facendo, anche alla
luce dei nuovi acquisti, quale modulo garantirà maggiori
potenzialità e resa in attacco. La scorsa stagione ha senz'altro
rimarcato come la fase difensiva non fosse adeguata; è stato
deciso di adottare la marcatura a zona, che non è la panacea di
ogni male, ma se ben eseguita ha il suo perché. Per la resa, sia
della fase di attacco che della fase difensiva, fattori
determinanti risultano essere le caratteristiche dei singoli
interpreti, al pari della sagacia tattica dell'allenatore.
Passiamo alla disamina dei singoli reparti. In porta Sirigu ha
preso il posto di Hart, soggetti entrambi con esperienza
internazionale, con alcune similitudini. Il nuovo arrivo
risulterebbe più continuo e di sostanza rispetto all'inglese, a
sprazzi più spettacolare ed istrionico.
La difesa centrale è stata rivoluzionata e risulta decisamente
rinforzata. Ottimo N’Koulou, giocatore con esperienza rapido,
tecnico e con piedi educati. Lyanco convince, difensore completo
e moderno, così come il roccioso Bonifazi, magari un poco più
acerbo. È rimasto il sempreverde Moretti, tutto sostanza e di
sicura affidabilità. In fine Burdisso può mettere al servizio
dei giovani la sua esperienza.
A destra la cessione (peraltro ad un buon prezzo) di Zappacosta
rappresenta sicuramente una perdita sul campo. Ansaldi, con De
Silvestri, possono offrire più copertura. Se l'argentino
conferma le prestazioni che regalava a Genova assicurando anche
corsa e cross sarà un interprete adeguato per il ruolo. A
sinistra, l'arrembante Barreca e l'esperto Molinaro come lo
scorso anno.
Benassi venduto (peccato), forse a cifre non adeguate per un
giovane tecnicamente molto valido; l'allenatore non lo
considerava più, strada facendo vedremo se sarà un rimpianto. Il
venezuelano Rincon concentrato di esperienza, grinta e quantità
assicura un adeguato filtro e legna in mezzo al campo. Nota
dolente il problema al ginocchio per Baselli che è l'uomo di
qualità in mezzo; molto della resa del centrocampo dipende dal
suo recupero. Ljajic sulla trequarti ha grandi mezzi che se
verranno abbinati alla continuità e all'impegno che molte volte
sono deficitari, può diventare l'arma più del Toro. Rimasti
Acquah e Obi, buone e rassicuranti le loro ultime partite,
L'esperto Valdifiori e lo scalpitante Gustafson completano la
mediana.
Salutato Maxi Lopez, arriva Niang, giocatore veloce e
tecnicamente valido a cui sin ora ha fatto difetto maturità,
saggezza tattica e continuità... speriamo sia l'anno della
maturazione di questo jolly d'attacco. Sull'esterno lo spagnolo
Iago Falqué è una sicurezza che ha nelle sue corde anche una
quindicina di goal a stagione. Boyé che ha grande tecnica, è
chiamato al salto di qualità, a suon di giocate di sostanza e di
goal che fino ad ora gli fanno difetto. I guizzanti Berenguer ed
Edera, tecnicamente preparati, così come i potenti Sadiq e De
Luca, completano un reparto avanzato di tutto rispetto.
L'acquisto più importante è la conferma di Belotti, da cui
questo Toro non può prescindere. Lui è la chiave di volta, è lui
che l'allenatore dovrà mettere nelle condizioni di liberare le
potenzialità infinite da goleador.
In conclusione, il materiale umano su cui Mihajlovic può
lavorare c'è, eccome. L'accesso all'Europa passa dalle sue
capacità di garantire al Toro un gioco redditizio, una fase
difensiva adeguata e, oggi, dai goal di Belotti, nella speranza,
che si intravede, di scoprire una squadra di valore, il prossimo
anno.
2 Settembre 2017 Pierluigi Fristachi
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